San Quintino

Bene sottoposto a tutela della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza.

cenni storici

La Chiesa è sorta prima del 1173; nel 1230 p nominata nel "Rotulus Decimarum" del 1230 (conservato presso l'Archivio di Stato di Parma), come dipendente dalla pieve di Basilicagoiano.

Nel 1313 la costruzione si salvò dalla distruzione che coinvolse il castello e il borgo.
Nel 1494 la chiesa era retta dai frati Eremitani, sotto il patrocinio dei conti Torelli. Venne poi unita al monastero di Santa Monica presso l'attuale municipio.
Una planimetria del 1690 ci fornisce informazioni sulla chiesa con una sola navata e quattro cappelle annesse, la sagrestia e la torre campanaria.
Alla fine del XIX secolo la chiesa era in rovina. Dal 1901 al 1910 un progetto dell'architetto Camillo Uccelli previde l'innalzamento del soffitto della navata centrale. Vennero chiuse le tre finestre del lato sud ed al loro posto vennero realizzate delle finte quadrifore; in facciata furono inserite tre arcate impostate su quattro lesene ed un rosone centrale. Della precedente chiesa romanica rimasero il campanile ed il prospetto est.
Nel 1938 vi furono costruiti due altari laterali in marmo; intervento che si compeltò nel 1957 nell'altare maggiore.
Della vecchia chiesa rimane solo la parte absidale esterna ed i locali adiacenti al campanile che si fanno risalire al '600.
In seguito al sisma del 23 dicembre 2008 si è autorizzato un intervento di restauro architettonico, consolidamento e miglioramento antisismico, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, su progetto degli architetti Barbara Zilocchi e Giovanni Signani.

Al'interno, nella prima cappella a sinistra, è visibile un "Ecce homo" in terracota policroma, risalente alla fine del '700 e attribuito allo Sbravati.
Nella seconda cappella è posizionata una statua lignea di Cristo morto, ridipinta e databile al secolo XVI.
Durante i restauri del 1986 e '87 sono stati riscoperti, in un piccolo vano a destra dell'altare, alcuni affreschi risalenti alla fine del '400 raffiguranti l'Annunciazione, S. Quintino e la Madonna con S. Lucia.
Al centro della parete si trova una Madonna della Misericordia, che sotto il mantello aperto accoglie e protegge quattro giovani nobili; la scritta "Hoc opus fecit Ursina - A.D. MCDLXXXIII" alla base del dipinto fa intuire che i nobili fossero i quattro figli del conte Marsiglio Torelli: Francesco, Cristofero, Barbara e Orsina.

descrizione

La chiesa è orientata in direzione est-ovest. La facciata è verticalmente tripartita da arcate cieche a tutto sesto, al cui interno quella centrale accoglie il portone trabeato ed il rosone, mentre quelle laterali una trifora ad archetti ciechi su colonnine. L'edificio è a navata unica, con tre cappelle per lato. Il presbiterio è costituito da una prima campata, voltata a crociera, e da una seconda campata voltata a spicchi. Il campanile, situato a sud, è costituito da due piani, oltre alla cella campanaria, ed è sormontato da un lanternino a pianta quadrata.
La facciata è a capanna verticalmente tripartita da arcate cieche a tutto sesto, al cui interno quella centrale accoglie il portone trabeato ed il rosone, mentre quelle laterali una trifora ad archetti ciechi su colonnine. L'accesso alla chiesa è garantito, tramite due gradini, da un'unica porta in asse con la navata. La pianta è a navata unica con tre cappelle per lato. La navata è scandita da una serie di lesene. Il presbiterio, sopraelevato da un gradino rispetto all'aula, è costituito da una prima campata, voltata a crociera e da una seconda campata voltata a spicchi. L'abside è illuminata da due finestre sulla parete est che consentono alla luce (delle aperture retrostanti) di entrare in chiesa.
Il campanile ha una struttura a pianta quadrata; è composto da un fusto in mattoni faccia a vista e sasso, una cella campanaria con monofora su ogni lato e da una cuspide sormontata da un lanternino a pianta quadrata.

Bibliografia
  • Vittorio Barbieri, Luca Trascinelli, Il bello e il buono. La ricchezza di un comune, 2012
  • http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it



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